Linee guida

Le malattie allergiche e gli stati di atopia rappresentano un importante problema per la Sanità pubblica a livello mondiale. Nei bambini la prevalenza di malattie allergiche risulta essere influenzata dallo stato allergico dei propri genitori: avere uno o entrambi i genitori allergici aumenta significativamente il rischio del bambino di sviluppare malattie allergiche nel corso della vita.
Negli ultimi anni ha destato sempre più interesse nella comunità scientifica il ruolo della microflora intestinale e l’influenza che essa esercita nello sviluppo delle malattie allergiche, e di come possa modulare le risposte infiammatorie ed immunologiche sistemiche.
Dalle osservazioni maturate in questo ambito è stato quindi ipotizzato che una microflora intestinale alterata possa essere correlata con l’incremento dell’incidenza di malattie allergiche e atopia che si registrano oggigiorno.


I probiotici sono microrganismi vivi che quando somministrati in quantità adeguate possono conferire un beneficio salutistico al consumatore. Tra i meccanismi salutistici proposti i probiotici agiscono come adiuvanti immunomodulatori delle risposte allergiche favorendo la modulazione della fagocitosi e della produzione di citochine pro-infiammatorie.
Nelle recenti linee guida della World Allergy Organization (WAO) viene consigliato l’uso di probiotici durante la gravidanza e l’allattamento nei soggetti ad elevato rischio di sviluppare dermatite atopica, poiché in questi soggetti i probiotici possono favorire una riduzione del rischio di insorgenza della dermatite atopica.


La presenza di genitori e/o fratelli e sorelle, affetti da riniti, asma, eczema o allergie alimentari sono considerati fattori di rischio allergico per il nascituro. Attualmente, la prevalenza delle malattie allergiche nei lattanti è circa del 10% per i figli di genitori non allergici e varia dal 20 al 30% quando la famiglia include individui allergici.
Il fatto che le risposte allergiche si manifestino precocemente nel corso della vita e che il microbioma intestinale possa modulare le risposte infiammatorie e allergiche sistemiche, e dunque lo sviluppo della sensibilizzazione e dell’allergia, ha alimentato un vasto interesse per l’utilizzo dei probiotici non solo nella terapia delle malattie allergiche, ma anche nella loro prevenzione primaria.
Un panel internazionale di esperti convocato dalla World Allergy Organization (WAO), costituito da medici operanti in varie aree della medicina e da rappresentati del pubblico laico, ha recentemente pubblicato linee guida rivolte a medici di medicina generale, pediatri, allergologi, immunologi, pneumologi e dermatologi, sull’uso dei probiotici per la prevenzione primaria delle malattie allergiche.


Sulla base dei dati disponibili, pur considerati i limiti che vi si possono ravvisare, e giudicando che il rischio di effetti avversi conseguenti all’assunzione di probiotici sia basso, il panel della WAO:
• suggerisce l’uso dei probiotici in gravidanza per le donne i cui figli avranno un alto rischio di sviluppare allergie, perché ‒ considerati tutti gli aspetti d’interesse ‒ essi conferiscono un beneficio netto, derivante in primo luogo dalla prevenzione dell’eczema.
• suggerisce l’uso dei probiotici durante l’allattamento di lattanti ad alto rischio di sviluppare allergie, perché ‒ considerati tutti gli aspetti d’interesse ‒ essi conferiscono un beneficio netto, derivante in primo luogo dalla prevenzione dell’eczema.
• suggerisce l’uso dei probiotici nei lattanti ad alto rischio di sviluppare allergie, perché ‒ considerati tutti gli aspetti d’interesse ‒ essi conferiscono un beneficio netto, derivante in primo luogo dalla prevenzione dell’eczema.

Quanto suggerito dal panel WAO deriva dunque dalla valutazione che, considerati tutti gli aspetti d’interesse, la prevenzione primaria dell’eczema conferisca un netto beneficio. Le posizioni del panel WAO hanno la valenza di raccomandazioni “condizionali”, che il clinico recepirà criticamente, aiutando il paziente a decidere sull’opportunità di assumere probiotici.
È bene ricordare che la posizione del panel WAO riguarda donne sane e non è generalizzabile a donne con compromissione del sistema immunitario. Essa riguarda altresì lattanti sani ed è esclusivamente intesa alla prevenzione delle allergie. Un alto rischio è definito come la presenza/una storia di rinite allergica, asma eczema, o allergia alimentare in un genitore biologico o in un fratello.

Bibliografia:

Cuello-Garcia CA, Brożek JL, Fiocchi A, et al. Probiotics for the prevention of allergy: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. J Allergy Clin Immunol. 2015;136(4):952-961. doi:10.1016/j.jaci.2015.04.031

Fiocchi A, Pawankar R, Cuello-Garcia C, et al. World Allergy Organization-McMaster University Guidelines for Allergic Disease Prevention (GLAD-P): Probiotics. World Allergy Organ J. 2015;8(1):4. Published 2015 Jan 27. doi:10.1186/s40413-015-0055-2