Nei soggetti allergici, il sistema immunitario considera gli allergeni (che di per sé sarebbero assolutamente innocui) come sostanze pericolose, e quando ne viene a contatto innesca una risposta infiammatoria, con lo scopo di difendere l’organismo.
Si tratta quindi di una risposta “inappropriata” da parte del sistema immunitario, che ha come conseguenza un processo infiammatorio a carico dell’organo bersaglio, che nella maggior parte dei casi è l’organo dove ha avuto luogo l’incontro tra l’allergene e le cellule del sistema immunitario. Questo può essere rappresentato dal naso, i bronchi, il cavo orale, l’intestino, la cute, ecc.
Le cause precise di questa reazione eccessiva ed inappropriata del sistema immunitario non sono note, ma sono disponibili alcuni dati empirici e alcune indicazioni.
- Predisposizione genetica: se uno o entrambi i genitori soffrono di allergie e/o malattie atopiche, più facilmente anche i figli possono sviluppare allergie nel corso della loro vita
- Ambiente igienicamente troppo curato: secondo la cosiddetta “ipotesi igienica”, in ambienti di questo tipo il sistema immunitario non è sufficientemente sottoposto all'esposizione microbica che normalmente si trova nell’ambiente, e ciò può facilitare uno squilibrio del sistema immunitario verso quelle componenti che scatenano le reazioni allergiche
- Fumo di sigaretta: aumenta il rischio di allergie e soprattutto di asma
- Allattamento al seno: anche se i dati sono contrastanti, l’allattamento al seno sembra conferire un effetto protettivo verso lo sviluppo di allergie
In ogni caso, l’allergia è determinata dall’interazione tra due componenti fondamentali: predisposizione genetica ed esposizione a fattori ambientali. Tra questi, sono ovviamente di fondamentale importanza gli allergeni.
Le malattie allergiche si manifestano in diverse forme a seconda dell'età del soggetto colpito. Fra i lattanti sono più diffuse le dermatiti (dermatite atopica) e le allergie alimentari, mentre in età prescolare e scolare è più facile riscontrare la rinite allergica (causata spesso dai pollini) o l'asma allergico (causato spesso dagli acari), spesso concomitanti.
Con il tempo l'allergia può aggravarsi. Questo tipico decorso viene definito progressione o "marcia allergica". Purtroppo oggi non è possibile riconoscere una malattia allergica prima che si manifestino i sintomi, ma con trattamenti corretti si può ridurre il rischio che la malattia evolva verso forme più gravi.
Si tratta quindi di una risposta “inappropriata” da parte del sistema immunitario, che ha come conseguenza un processo infiammatorio a carico dell’organo bersaglio, che nella maggior parte dei casi è l’organo dove ha avuto luogo l’incontro tra l’allergene e le cellule del sistema immunitario. Questo può essere rappresentato dal naso, i bronchi, il cavo orale, l’intestino, la cute, ecc.
Le cause precise di questa reazione eccessiva ed inappropriata del sistema immunitario non sono note, ma sono disponibili alcuni dati empirici e alcune indicazioni.
- Predisposizione genetica: se uno o entrambi i genitori soffrono di allergie e/o malattie atopiche, più facilmente anche i figli possono sviluppare allergie nel corso della loro vita
- Ambiente igienicamente troppo curato: secondo la cosiddetta “ipotesi igienica”, in ambienti di questo tipo il sistema immunitario non è sufficientemente sottoposto all'esposizione microbica che normalmente si trova nell’ambiente, e ciò può facilitare uno squilibrio del sistema immunitario verso quelle componenti che scatenano le reazioni allergiche
- Fumo di sigaretta: aumenta il rischio di allergie e soprattutto di asma
- Allattamento al seno: anche se i dati sono contrastanti, l’allattamento al seno sembra conferire un effetto protettivo verso lo sviluppo di allergie
In ogni caso, l’allergia è determinata dall’interazione tra due componenti fondamentali: predisposizione genetica ed esposizione a fattori ambientali. Tra questi, sono ovviamente di fondamentale importanza gli allergeni.
Le malattie allergiche si manifestano in diverse forme a seconda dell'età del soggetto colpito. Fra i lattanti sono più diffuse le dermatiti (dermatite atopica) e le allergie alimentari, mentre in età prescolare e scolare è più facile riscontrare la rinite allergica (causata spesso dai pollini) o l'asma allergico (causato spesso dagli acari), spesso concomitanti.
Con il tempo l'allergia può aggravarsi. Questo tipico decorso viene definito progressione o "marcia allergica". Purtroppo oggi non è possibile riconoscere una malattia allergica prima che si manifestino i sintomi, ma con trattamenti corretti si può ridurre il rischio che la malattia evolva verso forme più gravi.